/ CROWDFUNDING ANCHE PER LE PMI-SRL

Novità molto interessante, ma ancora non molto conosciuta. Sto parlando della possibilità per le piccole-medie imprese di offrire il proprio capitale al pubblico mediante portali cui il pubblico stesso può accedere tramite internet (cosiddetto crowdfunding). Il tutto è previsto dall’art. 57, comma 1, del Decreto legge 50/2017.

L’Equity Crowdfunding venne introdotto in Italia nel 2012. In sede di prima applicazione, però, venne riservato alle start-up innovative. Ora invece è uno strumento utilizzabile da tutte le PMI costituite in forma di S.r.l..

L’Equity Crowdfunding, in generale, consiste nella possibilità di acquistare e vendere quote societarie (azioni/quote di partecipazione) attraverso piattaforme on-line, piattaforme che devono esclusivamente facilitare la raccolta di capitale di rischio da parte delle PMI.

Il Decreto 50/2017 prevede anche la possibilità di creare categorie di quote con diritti differenti, in deroga a quanto previsto dall’art. 2468 del c.c..

Da ultimo si ricorda poi che detto decreto prevede la possibilità per tutte le PMI di offrire quote di partecipazione (stock option) ai propri dipendenti e collaboratori.

Tutto ciò rappresenta un ulteriore e rilevante strumento per la raccolta di capitali utili a finanziare nuovi progetti, senza ricorrere, come solitamente avviene, al canale bancario.

I portali di crowdfunding dovranno rendere disponibili le informazioni sulle società e sulle singole offerte attraverso apposite schede redatte secondo quanto previsto da apposito Regolamento Consob.

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